Rialzo delle materie prime
- infoluigiamendola
- 28 feb 2022
- Tempo di lettura: 1 min
L’attacco russo all’Ucraina coglie di sorpresa i mercati finanziari.

Prezzo del #gas in rialzo del 58%, #petrolio che corre oltre 100 dollari al barile, #oro ai massimi da un anno e #alluminio addirittura al record storico, accompagnato nella corsa dal #nickel e sui mercati agricoli da grano, mais e soia.
È guerra in #Ucraina. E le materie prime – già carissime – reagiscono con un’ulteriore impennata. L’invasione russa, temuta ed evocata più volte dagli #Usa, ha comunque colto di sorpresa i mercati.
Mentre i missili volano su #Kiev non è più soltanto il rischio geopolitico a infiammare i prezzi, ma la concreta possibilità di perdere forniture di #combustibili, #metalli e prodotti agricoli che potremmo non essere in grado di sostituire. Il gas prima di tutto, che al Ttf è balzato a 140 euro per Megawattora.
L’attacco russo all’Ucraina, nonostante i campanelli d’allarme risuonati nei giorni scorsi, ha colto di sorpresa i mercati finanziari che hanno reagito molto negativamente prefigurando un impatto negativo sull’economia mondiale in generale ed europea in particolare.
#Gazprom ha prontamente rassicurato sulla regolarità delle forniture e dei transiti nei gasdotti, compresi quelli in territorio ucraino.
Il mercato tuttavia resta comprensibilmente in ansia.
Fonte: Il Sole 24 Ore
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