Aziende cartarie in crisi
- infoluigiamendola
- 13 apr 2022
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 8 giu 2022
I prezzi della carta, ove non siano già saliti, sono destinati a salire.

Con la guerra in #Ucraina la speculazione finanziaria si è abbattuta sul prezzo dell’energia, mandando in #crisi moltissime aziende italiane, interi settori, come quello della #carta. Molte imprese del comparto stanno producendo in perdita, altre hanno interrotto momentaneamente l’attività.
Tutto questo prima o poi andrà a colpire l’ultimo anello della catena, quello più debole, il consumatore.
“La guerra in Ucraina non crea nessun problema alla carta in Italia, il conflitto ha però amplificato il costo dell’energia, non tanto per la guerra quanto perché ha dato spalla ad una speculazione finanziaria” ha spiegato Lorenzo Poli, presidente di Assocarta (Confindustria)
I prezzi della carta, ove non siano già saliti, sono destinati a salire.
Il panorama cartario fondamentalmente ha tre grosse gambe:
- il grafico,
- l’igienico-sanitario,
- il packaging.
Il packaging riesce a scaricare quasi immediatamente i costi a valle: vediamo già dei prezzi decisamente aumentati rispetto ad un anno fa.
Il settore igienico-sanitario (carta igienica, carta da cucina) si riferisce in buona parte alla grande distribuzione come clientela. Questi tipi di canali commerciali hanno dei ritardi nell’accettare e contrattuare gli aumenti, sono più lunghi, e stanno di fatto mettendo in forte difficoltà le nostre aziende. Per cui gli effetti sul consumatore finale probabilmente non si sono ancora visti, se non in minima parte, ma si vedranno in un secondo tempo o in un tempo più lungo.
Sul settore grafico ci sono situazioni rapide e meno rapide.
Ci sono molte tensioni sul trovare le materie prime, la carta per poter pubblicare ed editare, per cui c’è chiaramente una tensione che porterà a un rapido aumento dei prezzi.
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